Pieve del Cairo sorge sulla riva sinistra del Po. Gli antichi testi su cui si basano molteplici ricerche, tra cui quella a cui maggiormente facciamo riferimento per questa presentazione, dicono che il borgo inizialmente si chiamava Plebis Cayri Ixolariae. Il motivo di questo nome: Isola di Pieve del Cairo, anche da studi condotti da ricercatori dell’ENEA nel 2020, potrebbero essere stati i percorsi dei due fiumi che “toccano” quest’area della Lomellina: il Sesia ed il Po, oltre al torrente Agogna. Sembra infatti che il fiume Sesia seguisse un percorso differente dall’attuale, ovvero da Torre Beretti, con una curva a gomito verso est, corresse in orizzontale passando accanto alle località di Castellaro, di Tortorolo, dell’attuale cimitero del capoluogo di Pieve del Cairo, per sfociare nel Po all’altezza di Gallia, poco distante della confluenza del torrente Agogna nel medesimo fiume Po. La sua originale ubicazione geografica viene indicata nella zona chiamata “rera” ovvero tra Casoni (sotto il ponte della ex SS 211 della Lomellina che attraversa il Po e congiunge la Lombardia con il Piemonte) e la Cascina Bigarola (tra Cairo e Cambiò).
L`antico abitato del Cairo, di origine celto-ligure, sorse alla confluenza del Tanaro nel Po, sulla strada che da `Julia Derthona` (Tortona) per Lomello e Novara portava all`Elvetia. Questa strada già abbozzata all`epoca delle guerre Puniche, venne proseguita fino al Sempione dall`imperatore Settimo Severo nel 210 d.c.
Cairo, parola non sempre facilmente tradotta, sembra sia una storpiatura tardo latina e quindi italiana della parola “quadrato” (che anche in francese – lingua neolatina – si dice carré), ovvero la disposizione tipica di un accampamento militare romano: l`importanza del Cairo Vecchio (Cajri Veteri Ixolaria) è documentata dalle copiose suppellettili funebri, utensili, ornamenti ed armi ritrovate in tombe Gallo-Romane scoperte nei pressi.
Agli albori del Cristianesimo nacque la `Plebe Cairi` attorno alla prima basilica cristiana, sorta su un tempio pagano dedicato alla dea Cibele. Lì si concentrarono i primi credenti, edificarono le loro case ed il nuovo nucleo, che andava crescendo, si differenziò sempre di più da Cairo fino a diventare un centro autonomo che assunse il nome di Pieve del Cairo. Nell`anno 800 Cairo, Pieve e quasi tutta la Lomellina passarono, per ordine di Carlo Magno, sotto il dominio dei Conti Palatini di Lomello.
Pieve del Cairo fino al 1985, anno in cui la Revisione del Concordato tra Stato Italiano e Chiesa Cattolica entrò in vigore, contava ben tre Parrocchie: Beata Vergine della Consolazione in Pieve del Cairo, Santa Maria Consolatrice e San Giovanni Battista in Cairo, San Pietro Apostolo in Gallia. In quell’anno due di esse vennero soppresse: quella di Cairo venne annessa a Pieve del Cairo e quella di Gallia venne unita ed affidata alla parrocchia di San Lorenzo Martire in Galliavola.
Il territorio, comunque, era già stato oggetto di “revisione”, anche dal punto di vista civile: nel 1818 venne soppresso il Comune di Gallia e nel 1890 quello di Cairo Lomellina, annettendo i rispettivi territori a Pieve del Cairo.
La Parrocchia della Beata Vergine della Consolazione appartiene alla Diocesi di Vigevano dal 1817: prima era sotto la giurisdizione del Vescovo di Pavia.
Antichissimo centro religioso della Lomellina, tanto da far sostenere al Bergamo e al Pianzola che fosse chiesa battesimale già nel VI secolo ed al Romani che lo fosse già prima del V, nell`anno 1000 il vescovo di Pavia invitò il preposto e i canonici della chiesa plebana di Cairo al Sinodo di Pavia. Canonici e prevosti di Pieve del Cairo sono attestati negli anni 1233 e 1237.
Nel 1155 Federico di Svevia, detto il Barbarossa, sceso in Italia per rivendicare i suoi diritti sulla penisola, attraversando la Lomellina per assediare Tortona, mise a ferro e fuoco la corte del Cairo.
Nel 1404 Facino Cane, condottiero al soldo dei Visconti, saccheggiò gli abitati di Cairo e di Pieve del Cairo.
Nel 1467 Federico III diede in feudo Cairo e Pieve del Cairo ai nobili Isimbardi di Milano.
Nel 1512 il Cardinale Giovanni dè Medici, legato pontificio di Giulio II presso l`esercito della Lega Santa, fatto prigioniero dai Francesi nella battaglia di Ravenna, di passaggio a Pieve, fu qui liberato. Eletto Papa con il nome di Leone X in segno di riconoscenza, concesse ai cittadini di Pieve con bolla del 19 settembre 1516 due giubilei annui perpetui (qui si veda l’egregia esposizione da parte della Associazione Aldo Pecora di Pieve del Cairo).
Nel 1599 in occasione del passaggio dell`arciduchessa Margherita d`Austria che si recava a Madrid per sposare il Re Filippo III venne innalzato dal Marchese Isimbardi un grande arco trionfale. Nei secoli XVII e XVIII infine Pieve subì gravi distruzioni sia da parte di truppe che si accamparono, sia per inondazioni del Po (1755, 1790).
Oggi la Parrocchia conta 4 chiesa: la parrocchiale intitolata alla Beata Vergine della Consolazione, quella di Cairo la cui devozione alla Madonna del Carmine ha fatto propendere in tal senso l’intitolazione del tempio a prescindere da quello della soppressa parrocchia, quella di San Giovanni Battista in via Marianini, quella di Sant’Antonio di Padova in frazione Cascine Nuove. All’interno di strutture private si trovano altre cappelle: presso la Cittadella Sociale (via Mons. Avanza – via Partigiani) e presso la RSA Sacra Famiglia (via Garibaldi).
Ci sono tre cimiteri: Capoluogo, Cairo, Cascine Nuove.
C’è l’Oratorio (via Pelizza 15) affiliato alla NOI Associazione APS.